Post-industrial design by ToDo & Massimo Menichinelli
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A workshop exploring the ongoing evolution of a new scenario for design in the information society.
Ingredients:
- CoDEsigners (Designers + coders):
a new breed of designers are creating and programming their own digital tools, applying computational strategies to design. Instead of designing static products, they create dynamic processes open to end-users contribution to generate a virtually infinite series of mass-customized products. Objects that are able to change and evolve through an ongoing dialogue with their own users. Is this a new kind of participatory design?
- Fluid workflows:
Digital fabrication technologies (lasercut, CNC mills, 3D print) make the production of small quantities or unique pieces economically viable. Products can be marketed online and on-demand skipping the route of mass-production.
We are witnessing a growing number of companies specialized in tailor-made solutions for small production and logistics, like Ponoko or Shapeways.
- Design-to-order:
a direct contact between designers and consumers, together with the availability of online tools to design and customize products will give birth to a new market? Mass customization and personalization will ever become something more interesting and radical then writing your own name on a pair of sneakers?
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Un workshop per esplorare l’evoluzione di un nuovo scenario per il design nella società dell’informazione.
Gli ingredienti sono:
- Designer programmatori:
una giovane generazione di designer che inventa e programma in prima persona i propri strumenti digitali, applicando alla progettazione strategie computazionali.
Invece di creare uno specifico prodotto finito, progettano processi dinamici aperti al contributo degli utenti finali, per generare una serie virtualmente infinita di prodotti di massa personalizzati.
Oggetti capaci di evolvere nel tempo dialogando con i propri utenti. Ci troviamo di fronte ad un nuovo tipo di design partecipativo?
- Flussi di produzione flessibili:
attraverso le tecnologie di digital fabrication (taglio laser, CNC, stampa 3D) è possibile produrre piccole serie o pezzi unici a prezzi contenuti. I prodotti possono quindi essere commercializzati attraverso piattaforme online senza dover necessariamente passare per la produzione in serie. Iniziano ora a comparire sul mercato le prime società specializzate nella realizzazione e gestione logistica di piccole produzioni individualizzate, come Ponoko o Shapeways.
- Design-to-order:
la connessione diretta via web tra creatori/designer e consumatori, unita alla possibilità di interagire online con i software che generano i prodotti darà origine ad un nuovo mercato? La personalizzazione e customizzazione di massa possono diventare più interessanti e radicali della semplice scrittura del proprio nome su una scarpa da ginnastica?
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